“Mangiare sano è un modo di vivere, quindi è importante stabilire abitudini semplici, realistiche e, alla fine, vivibili”

(Arthur Agatston)

Il metodo di lavoro è personalizzato in funzione del paziente: ogni persona ha caratteristiche, esigenze, richieste e gusti diversi. Per questo motivo, è sbagliato credere che esista un metodo univoco che possa andar bene per tutti!

La dieta deve essere costruita e studiata sul paziente con l’obiettivo di ottenere un giusto equilibrio e risultati duraturi nel tempo!

La prima visita...

La prima visita è composta da un colloquio in cui verranno richieste al paziente diverse informazioni circa il suo stato di salute attuale e pregresso (verranno richieste delle analisi del sangue recenti e referti attestanti eventuali patologie, intolleranze ed allergie; altre analisi potranno essere richieste in caso di patologie) e le sue abitudini alimentari (questo è fondamentale non solo per capire come il soggetto si nutre attualmente, ma lo è anche per capire come adattare e costruire un piano alimentare a DOC rispettando sempre i gusti personali). In aggiunta, verranno richieste informazioni circa lo stile di vita generale (ad esempio verrà richiesto il tipo di lavoro che si svolge oppure il livello di attività fisica che si pratica) e, se presenti, la familiarità per determinate patologie.

In seguito, verranno eseguite delle misure antropometriche e bioelettriche per valutare e studiare al meglio la composizione corporea del paziente.

Le prime riguardano il rilevamento della statura (attraverso l’antropometro), del peso e delle circonferenze corporee (in particolare quella della vita, dei fianchi, del torace, dei glutei, del polso e del polpaccio).

Le seconde, invece, riguardano l’analisi di impedenza bioelettrica, attraverso lo strumento BIA Akern 101, per valutare la composizione corporea (massa magra, massa grassa, idratazione tissutale, massa muscolare ecc…).

Attraverso questo tipo di analisi riesco a studiare in maniera dettagliata le caratteristiche corporee del soggetto (il peso, infatti, è un valore numerico totale poco preciso: non permette di distinguere la quantità di massa magra rispetto alla massa grassa).

Grazie a questi dati mi sarà possibile elaborare un piano alimentare personalizzato dalla colazione alla cena in base al fabbisogno energetico, alle esigenze e richieste del paziente, senza mai rinunciare a soddisfare il palato.

La consegna del piano alimentare avverrà entro una settimana dal colloquio.

Il controllo...

La visita di controllo non deve essere vissuta dal paziente come una verifica alla quale verrà assegnata una valutazione finale; ha come unici obiettivi:

  • la valutazione dei cambiamenti di composizione corporea (ad esempio se si è persa o meno massa grassa, valutare lo stato di idratazione e lo stato della massa magra). A tal fine, infatti, verranno effettuate nuovamente tutte le misure antropometriche e bioelettriche per valutare il cambiamento rispetto alla visita precedente;
  • individuare e risolvere eventuali difficoltà nel mantenere una buona aderenza al piano alimentare al fine di evitare che queste si trascinino a lungo nel tempo. Se necessario, lo schema alimentare verrà modificato.

Il primo controllo verrà fissato ad un mese dalla prima visita; i controlli successivi verranno stabiliti in funzione del singolo paziente.